giovedì 30 giugno 2011

Prezzi carburanti: emigranti e spettacoli le cause del nuovo aumento

L'abbassamento dei prezzi del petrolio degli ultimi mesi, dopo i picchi verificatisi a marzo ed aprile – che avevano provocato nuovi record, portando la benzina super a superare quota 1,60 Euro/litro – , sembravano aver portato un po' di calma nei prezzi dei carburanti.

Si tratta di calma apparente, perché ieri un nuovo aumento dei prezzi di benzina e gasolio è stato causato da un provvedimento del Governo, aspramente criticato dalle associazione dei gestori, che prevede l'applicazione una nuova accisa sui carburanti, nonostante tasse ed imposte siano già responsabili per oltre il 53% del prezzo della benzina (un po' di meno per il gasolio), secondo un'elaborazione effettuata da Faib Confesercenti/Fegica Cisl su un prezzo medio di 1,525 Euro/litri rilevato il 7 marzo 2011.

La nuova accisa, del valore di 4 centesimi di Euro al litro (che diventano 4,8 dopo l'applicazione dell'IVA), è stat motivata dal governo dalla necessità di “fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale determinato dall'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti a Paesi del Nord Africa”.

La norma per la copertura dell'”emergenza umanitaria” anticipa di pochi giorni quella che prevede gli aumenti previsti dal fondo unico per lo spettacolo. Accisa, di nuovo.

Essendo le accise delle imposte espresse in aliquote relative all'unità di misura del prodotto (e non in percentuale sul valore del prodotto stesso), all'abbassarsi del prezzo delle materie prime l'acccisa non varierà di valore e inciderà per una percentuale maggiore sul prezzo finale, alla pompa.

Insomma anche quest'anno, all'avvicinarsi delle ferie (e dei conseguenti esodi), non si perde l'occasione di spremere gli autisti, come da tradizione, tradizione che ha permesso di finanziare guerre, ricostruzioni in seguito a cataclismi e pure un contratto degli autoferrotranvieri, nel 2004. Un modo di augurare buone vacanze, da parte del governo italiano.

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